Tra le tante riedizioni ebook pubblicate con il marchio Libri di Crisse, alcuni libri hanno rappresentato delle autentiche riscoperte, anche e soprattutto per chi produce, sospeso tra AI e automatismi vari … rischiando di raffreddarsi ogni giorno di più.
Fortuna che i grandi, grandi autori ci aiutano a riscoprire noi stessi e quel brivido proprio della letteratura e ci ricordano chi siamo, da dove veniamo.
Nel “Notturno”, opera scritta nel 1916 durante la Prima Guerra Mondiale, Gabriele D’Annunzio racconta la malattia e la cecità, causate da un incidente durante la sua attività di aviatore. Attraverso la memoria della vita vissuta, D’Annunzio esplora temi come la solitudine, il dolore fisico e mentale, e la visione interiore.
“Notturno” è una riflessione profonda sulla condizione umana e sulla fragilità dell’esistenza. Il poeta, costretto a letto e privato della vista, compie un viaggio nei ricordi e nelle emozioni. La sua stanza diventa una tomba oscura e la malattia diventa un prolungamento infinito della vita stessa. D’Annunzio si definisce un “cieco veggente”, capace di vedere attraverso l’occhio interiore e di aggregare passato, presente e futuro.
L’opera è suddivisa in tre volumi seguendo una struttura ternaria, cara all’autore. Oltre alla descrizione della malattia, D’Annunzio affronta temi come la guerra, la morte e la propria fisicità. “Notturno” rappresenta una tappa cruciale nella parabola artistica di D’Annunzio, segnando il superamento della tensione superomistica e l’approfondimento della visione interiore.
Gabriele D’Annunzio è un autore complesso e controverso, capace di esprimere la bellezza e la fragilità dell’esistenza umana attraverso la sua straordinaria produzione letteraria.
